Uno
dei problemi sociali più emergenti e che negli ultimi decenni
ha caratterizzato la società italiana è il fenomeno
dell'immigrazione.
I
problemi che si pongono riguardano la regolamentazione ed il
controllo dei flussi migratori in ingresso e della permanenza
degli immigrati. Permanenza che, in molti casi, inizia
con un entrata nel paese ospitante più o meno
clandestina e che poi, nel corso del tempo tende a
divenire stabile e regolare in presenza di politiche sociali e
di immigrazione inclusive, attuate a mezzo di sanatorie o
regolarizzazioni.
La
Cooperativa Solidarietà gestisce sul Territorio di Melfi un
Centro di Pronta Accoglienza Comunità Alloggio -
Autorizzazione Comune di Melfi - Det. Resp. Area Servizi alla
Cittadinanza n.975 del 2 Luglio 2013 e contestualmente un Help
Center .
Centro
di Pronta Accoglienza
Finalità
Il
Centro di Pronto Accoglienza è una Struttura a carattere
residenziale e semiresidenziale con funzioni socio-assistenziali
proprie del Centro di Pronto Intervento che accoglie soggetti
senza fissa dimora ed in precarie condizioni socio-economiche.
Obiettivi
Perseguiti
-evitare
condizioni di stazionamento in aree ferroviarie con conseguente
degrado
dell'ambiente
circostante;
-fornire
un supporto logistico e una risposta ai bisogni primari.
Organizzazione
del Servizio
Il
Centro è aperto per 365 giorni l’anno; l'accesso ai servizi
residenziali è garantito
dalle
ore 19 alle 21 e la permanenza nelle camere del piano superiore
è consentita fino alle ore 8,30 del mattino seguente.
Per
i servizi di tipo semiresidenziale, la struttura è aperta dalle
ore 8,30 alle ore 14,30. La vita del Centro è programmata
sullo stile familiare (comunitario) ed è disciplinata dal
Regolamento della struttura.
Il
Personale
La
struttura rispetta gli standard di personale previsti dalle
norme regionali
Le
figure previste sono :
Servizi
Offerti
Accoglienza
ed Ospitalità diurna e/o Notturna
Cura
igienica della persona
Lavaggio
degli indumenti
Preparazione
e fruizione di pasti
Distribuzione
alimenti
Distribuzione
vestiario
Collaborazione
con Ambulatori
Progetti
personali di inclusione sociale
Tra
i servizi offerti è presente un Help
Center.
Uno sportello di orientamento ed assistenza sociale, che
intercetta e indirizza le persone in stato di marginalità
presenti sul territorio della Stazione con particolari
difficioltà personali, relazionali o sociali.
Il
Servizio si pone nel territorio con una funzione di antenna
sociale che rileva i bisogni, li registra e interagisce con le
altre strutture ed istituzioni, una piattaforma in rete con
altri soggetti , in grado di fornire informazioni e statistiche
relative all'area sociale.
L'Help
Center si colloca all'interno della RETE ONDS (Osservatorio
Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni
Italiane). E' un progetto del Settore Politiche Sociali di
Ferrovie dello Stato realizzato in partenariato con l’ANCI
(Associazione Nazionale Comuni Italiani) e la Cooperativa
Sociale
Europe Consulting.
A
seguito della convenzione stipulata con l'Ufficio Territoriale
del Governo di Potenza per la prima accoglienza di ospiti
profughi / immigrati, la Coop. Solidarietà ha iniziato un
percorso di accoglienza e sostegno nei confronti di questa
categoria di utenza attivando e strutturando percorsi mirati
alle esigenze degli ospiti.
Sono
stati inoltre sviluppate e programmate attività specifiche per
l'accoglienza della nuova utenza.
Ogni mattina
alle ore 8,00 la struttura viene aperta completamente, in ogni
suo ambiente da un assistente, i ragazzi scendono dalla zona
notte e rispettando la turnazione, iniziano ad apparecchiare per
la prima colazione e collaborano con l'assistente in cucina per
la preparazione dei pasti. Dopo aver sistemato la
cucina, iniziano a suddividersi i compiti giornalmente
assegnati per la pulizia delle loro camere, dei bagni, dei
locali di uso comune, e del cortile esterno.
Ognuno di loro
porta in lavanderia la biancheria da lavare, quella intima
personale , ognuno la lava per se, mentre quella da lavare in
lavatrice se ne occupa l'assistente.
Nel rispetto
del menu settimanale a turno i ragazzi collaborano in cucina per
la realizzazione del pranzo e della cena e si occupano anche di
apparecchiare la tavola e di sistemare tutto dopo i pasti.
Una volta a
settimana realizzano un piatto caratteristico del loro paese,
ma facilmente si sono adeguati alla cucina italiana
gratificando sempre il lavoro svolto per la realizzazione dei
piatti.
Collaborano
anche nella realizzazione dei dolci o delle pizze e quando manca
qualche alimento accompagnano volentieri l'assistente al
Supermercato scegliendo anche le spezie e salse di loro gusto
(peperoncino,pepe, ketchup, maionese).
Dopo il pranzo
e/o dopo la cena telefonano ai propri cari raccontando dei loro
vissuti e chiedendo notizie degli altri familiari.
Dopo cena non
escono quasi mai ovvero si intrattengono nel cortile della
struttura o guardano la televisione.
Nelle ore
libere si intrattengono volentieri nel cortile a giocare a
pallone, escono a fare una passeggiata senza allontanarsi
molto, oppure lavorano alla realizzazione manuale di
braccialetti e collanine di perline e coralli, attività da loro
preferita e consueta anche quando erano nel loro paese.
Gli operatori
della sede di Binetto, della Coop. Solidarietà hanno realizzato
all'interno del sito ufficiale una bacheca , dove vengono
presentati i gioielli realizzati dai ragazzi.
I ragazzi hanno
iniziato un primo corso di alfabetizzazione, presso il Centro di
accoglienza. Padre Teclè (frate vincenziano di etnia eritrea) ,
un giorno alla settimana viene a trovarli e con lui hanno
iniziato a conoscere le prime parole italiane. Successivamente,
un altro modulo di alfabetizzazione è stato offerto dalle socie
dell'Università Popolare di Melfi.
I ragazzi
raggiungono la sede dell'Università Popolare e seguono il corso
di alfabetizzazione.
Un ragazzo
laureando in Giurisprudenza, è presente piu volte in struttura,
comunica con loro in inglese e ha stabilito un ottimo rapporto
di fiducia.
Nelle prime
settimane , tre donne volontarie hanno collaborato per la
preparazione dei pasti, pranzo e cena.
Il Vescovo
Gianfranco Todisco incontra i ragazzi, viene spesso a trovarli
per parlare con loro in lingua inglese e per accompagnarli a
fare una passeggiata .
Altri progetti
ed altre attività ricreative e culturali sono in corso di
programmazione al fine di intessere l'integrazione completa e la
socializzazione di ARUNA, MUSSA, BAKARY, MOHAMED, BUBAKAR,
SAMBA.
2. GLI
OPERATORI:
Fanno parte
dell'equipe : una operatrice che si occupa della cucina, la
pulizia dei locali, la spesa, il bucato generale.
Una
coordinatrice, un mediatore culturale, una assistente sociale e
una psicologia che si occupano dei bisogni sociali, sanitari,
della regolare permanenza, dell' integrazione e dei rapporti con
la comunità, associazioni, volontari.
Grande rilievo
hanno i volontari che collaborano in vari ambiti: un ragazzo
laureando in Giurisprudenza, in qualità di mediatore
linguistico per la lingua inglese parlata dai ragazzi del
Gambia.
Tre donne
volontarie hanno collaborato molto nelle prime settimane per la
realizzazione dei pasti di pranzo e cena, fornendo spesso anche
la materia prima nei primi giorni.
Padre Teclè e
un suo collaboratore che si impegnano a pianificare metodi e
strumenti interessanti per le lezioni di lingua, cultura
italiana ed educazione alla legalità.
Nel mese di
Marzo sono stati completati tutti i controlli sanitari necessari
per una permanenza ed integrazione completa e serena dei ragazzi
del Gambia e a tutela della comunità di accoglienza.
I ragazzi erano
originariamente sottopeso per gli stenti e le carenze alimentari
e, come da protocollo, si è effettuata la sorveglianza
sindromica a cura del medico di base e degli operatori del
centro, per rilevare eventuali segni o sintomi riconducibili a
malattie infettive e/o diffusive di particolare rilievo che ne
potessero controindicare la permanenza.
Il loro arrivo
presso la struttura risale alla tarda serata del giorno 18
Febbraio ed il 20 Febbraio è stato assegnato loro il codice
STP per fronteggiare eventuali emergenze sanitarie in attesa
della copertura sanitaria completa e la scelta medica.
Il 25
Febbraio, a seguito dell' appuntamento fissato dall'ispettore, i
ragazzi sono stati accompagnati in Questura a Potenza per il
colloquio preliminare ed il ritiro del permesso di soggiorno con
validità fino al 25 Maggio, in attesa del colloquio con la
commissione territoriale di Crotone .
Il 27 Febbraio
è stato richiesto il Codice Fiscale grazie al quale si è
proceduto nella regolarizzazione con la richiesta di residenza .
Il 28 febbraio
si è conclusa la procedura per ottenere la regolarizzazione
dell'assistenza sanitaria e la scelta del medico di base, e
immediatamente si è proceduto alle richieste dei controlli
sanitari urgenti e necessari.
Il 10 marzo i
ragazzi sono stati accompagnati presso il laboratorio analisi
del presidio ospedaliero di Venosa per essere sottoposti al test
di Mantoux, al prelievo per le analisi generali di routine e le
analisi delle urine.
Il 14 marzo i
ragazzi sono stati riaccompagnati presso il laboratorio di
analisi di Venosa, per la lettura del test di Mantoux e il
ritiro dei risultati delle analisi.
Due di loro
sono stati sottoposti ad ulteriori accertamenti, a seguito dei
risultati del test di Mantoux.
Si attendono i
risultati di ulteriori accertamenti.
4.
CONCLUSIONI
I ragazzi dopo
un mese e mezzo circa dal loro arrivo hanno recuperato un
aspetto fisico sano, grazie ad una alimentazione completa ed il
riposo, dimostrano molta serenità e voglia di integrarsi, sono
caratterialmente tranquilli ed hanno le energie anche per
sognare in questa opportunità che la vita sta offrendo loro.
Hanno i loro
momenti di malinconia, ripensando alla famiglia lontana, ma
sperano anche di poter contribuire in qualche maniera in futuro,
al loro benessere.
Dopo
aver girovagato per mesi nei vari paesi del centro-Africa in
cerca di sopravvivenza e di un futuro …...non smettono di
ripetere .. le prime parole che hanno imparato subito:
..buono... bello.. tutto OK...grazie!
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